Mutui, perché tante famiglie li spostano ad un’altra banca: costi e quando conviene tale operazione, cosa sapere.
Accendere un mutuo è già, di per sé, un passo importante e oneroso: chi sceglie di procedere in tal senso lo fa con la consapevolezza di avere un vincolo economico, in genere su lunghissimo tempo, con un istituto di credito. Ne viene di conseguenza che, chiunque di noi, vorrebbe fare il possibile per avere accesso alla migliore offerta. Cosa accade, però, quando tale offerta si presenta quando abbiamo già “firmato” e ci siamo, dunque, impegnati in tal senso? Ecco perché molte famiglie stanno spostando i mutui da una banca all’altra: costi e quando conviene davvero.
Ogni famiglia ha una propria situazione economica e, di conseguenza, le proprie possibilità e necessità. Fattori come il desiderio di risparmio e convenienza, tuttavia, sembrano accomunarci tutti e, per tale ragione, è sempre essenziale tenersi informati in merito ad opportunità che ci garantiscano il meglio per le nostre tasche. Ecco, allora, un elemento fondamentale da considerare quando si tratta di mutui.
Spostare il mutuo ad un’altra banca: perché molti lo fanno, quanto costa e quando conviene
Parliamo, dunque, di quell’operazione che prende il nome di “surroga del mutuo” e di cui, purtroppo, non tutti sono a conoscenza. Volendolo spiegare in termini semplici, possiamo dire che si tratta da una banca all’altra, dunque, nel caso specifico, dalla banca con la quale abbiamo stipulato il mutuo a una differente. Perché, dunque, qualcuno dovrebbe scegliere di procedere in tal senso?
Ebbene, per comprenderlo occorre tener presente che ogni istituto di crediti può offrire alcune condizioni che, dunque, possono rivelarsi più o meno convenienti di altre. Laddove, quindi, ci rendessimo conto che un’altra banca propone un’offerta migliore per le nostre tasche, potremmo sfruttare la surroga del mutuo. La banca presso la quale abbiamo acceso il prestito, infatti, non potrebbe negarcelo, ma, al contempo, la nuova può scegliere se “accoglierci” o meno.
La procedura per questa operazione richiede, ovviamente, una serie di documenti, quali dati anagrafici, estremi lavorativi e i riferimenti relativi al vecchio mutuo. Sono in molti, dunque, a chiedersi quanto possa venire a costare tale “passaggio”. Ebbene, la surroga, generalmente, non prevederebbe spese accessorie per l’interessato, comprese quelle che riguardano gli atti notarili o l’istruttoria della pratica. Oltre alla tassa sull’ipoteca, quindi, che solitamente corrisponde a 35 euro, non dovrebbero esserci, salvo casi specifici, altri oneri per il mutuatario.
Sebbene non esistano limiti temporali per quanto riguarda la richiesta di surroga, occorre tenere a mente che tale opzione non è sempre possibile. Occorrerà, dunque, informarsi a dovere, possibilmente presso un professionista, per comprendere se, quando e come è meglio procedere.