Whatsapp, attenzione a cosa scrivi: se sei ostile ad altri utenti rischi grosso: multe fino a 1032 euro.
L’app di Whatsapp è ormai un vero e proprio fenomeno: da diversi anni sono milioni gli utenti che se ne servono per comunicare, inviare file multimediali, effettuare chiamate e videochiamate. Ogni aggiornamento porta con sé novità sorprendenti che piacciono agli utenti e la serie di funzioni che offre l’hanno resa indispensabile tanto nel quotidiano, quanto, spesso, in ambito lavorativo. Attenzione, però, a cosa scrivi: se sei ostile agli altri utenti puoi rischiare grosso: le multe potrebbero essere salatissime.
Pensare che ciò che scriviamo “online” sia esente da rischi è un errore comune da non commettere. Anche su app come Whatsapp, infatti, è possibile incorrere in veri e propri “reati” che hanno conseguenze non da poco. Andiamo a chiarire, allora, a cosa prestare particolare attenzione e a quali sanzioni potremmo andare incontro.
Le circostanze che potrebbero causare problemi in relazione a quanto scritto su Whatsapp riguardano i casi specifici di diffamazione, ingiuria e minacce. Differenziare questi tre elementi e comprenderne rischi e conseguenze è fondamentale al fine di evitare conseguenze importanti, anche dal punto di vista economico.
La diffamazione si verifica quando lediamo la reputazione morale, professionale o personale di una persona in sua assenza, ma in presenza di almeno altri due soggetti. Ciò vale anche per le chat online e, quindi, per Whatsapp. In tal caso si potrebbe rischiare una multa fino a 1032 euro.
L’ingiuria, invece, vede la presenza della persona interessata dalla stessa. Si tratta, ora, di un illecito civile e, di conseguenza, la sanzione a cui si corre il rischio di andare incontro potrebbe andare tra i 100 agli 8000 euro. Infine, per quanto riguarda le minacce, che potrebbero vedere correlate sanzioni fino a 1032 euro, salvo casi di aggravanti. Attenzione particolare in questo caso specifico: quando si parla di minacce, infatti, ci si può riferire anche a quelle implicite, velate, che hanno l’intento di intimidire l’altra persona.
Nel dettaglio, non pare esista un vocabolario specifico che viene considerato come diffamatorio, ingiurioso o minaccioso. Oltre alla forma e il contenuto, ad essere rilevante è il senso che si vuole dare a determinate frasi o determinati vocaboli. A essere rilevante, inoltre, al di là della veridicità delle affermazioni e dei fatti in questione, è la lesione della reputazione della vittima e quelle che sono le sue conseguenze.