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Pagamento con carta: adesso non serve il pin, ecco il funzionamento attuale

Pagare con carta senza bisogno del pin: pochi lo sanno, ma è possibile. A cosa occorre fare attenzione, i dettagli.

I pagamenti con carta hanno ormai surclassato il contante e, questo, di per sé, può considerarsi un fattore positivo se pensiamo alla trasparenza delle transazioni. I vantaggi derivati da tale operazione sono molteplici: pensiamo alla possibilità di controllare, in tempo pressoché reale, i movimenti sui nostri conti e avere contezza di quanto speso. Sono in molti, però, a chiedersi se sia possibile procedere con questo tipo di pagamento anche senza servirsi ogni volta del codice pin: ebbene sì, è fattibile, ma occorre fare attenzione.

Non sempre serve il pin: cosa sapere sui pagamenti con carta (consumatore.com)

Si tratta di un dubbio scaturito dal fatto, probabilmente, che non sempre, al momento di pagare, il codice ci viene richiesto. Ecco, allora, che si genera un po’ di confusione e, soprattutto, di giusta preoccupazione. Cerchiamo, allora, di chiarire quando serve e quando no il pin e da cosa stare in guardia.

Pin: quando non occorre al momento di pagare con carta?

Ebbene, partiamo dal presupposto che ad ogni carta corrisponde un pin unico che, di regola, solo l’intestatario dovrebbe conoscere. E ciò per tutelare lo stesso e il suo denaro. Com’è possibile, allora, che in alcuni casi, al momento di pagare, tale pin non venga sempre richiesto?

Pagare con carta e codice pin: a cosa fare attenzione (consumatore.com)

I pagamenti contactless, oggi, sono ampiamente utilizzati, questo perché lo sviluppo tecnologico ci ha permesso di procedere ai pagamenti semplicemente andando ad accostare la carta interessata al relativo lettore. Tale procedura, però, non è sempre fattibile: ha un limite ben preciso che, adesso, da 25 euro è stato alzato a 50 euro. Ciò significa che per quelle transazioni pari o inferiori a tale cifra, non è necessario inserire il pin.

Attenzione, però: laddove, nell’arco della stessa giornata, dovessimo effettuare una molteplice serie di pagamenti, raggiungendo una sorta di “soglia cumulativa”, la carta potrebbe, ad un certo punto, richiedere ugualmente il pin anche se il successivo importo rientra nei limiti indicati. Questo per un fattore relativo alla sicurezza che può cambiare da conto a conto, banca a banca. Al contempo, una situazione analoga potrebbe verificarsi in caso di attività sospetta.

Come anticipato, tale metodo di pagamento è sicuramente efficiente e semplicissimo, ma può portare con sé alcuni rischi. Proprio perché è sufficiente avvicinare la carta al lettore, occorre fare attenzione a truffe e simili. Ricordiamo, inoltre, che in caso di movimenti sospetti o addirittura del furto o dello smarrimento della carta, vi è sempre la possibilità di bloccarla.