Spese condominiali del precedente proprietario: attenzione a questo rischio quando compri casa, pochi ne sono a conoscenza.
Acquistare una casa porta con sé una serie di spese e oneri non da poco, che tutti conosciamo bene. Tuttavia, vi sono alcuni elementi a cui prestare molta attenzione o il rischio è quello di ritrovarsi a pagare più di quanto si fosse preventivato. Particolare accortezza deve riguardare le spese condominiali relative al precedente proprietario: non tutti sanno che il nuovo proprietario potrebbe essere tenuto al pagamento.
Sono così tanti i documenti con cui abbiamo a che fare al momento dell’acquisto di un immobile, così come particolarmente complesso è l’iter burocratico, che, probabilmente, è l’ultima cosa a cui pensiamo. Eppure, invece, sarebbe un dettaglio da valutare con cura e su cui informarsi a fondo. Vediamo cosa accade, dunque, alle spese condominiali non ancora saldate dal vecchio proprietario.
Spese condominiali del vecchio proprietario e acquisto casa: attenzione, cosa sapere
Ebbene, partiamo dal presupposto che, secondo la legge, il nuovo proprietario è responsabile, insieme al venditore, delle spese non saldate relative all’anno di acquisto, quindi del rogito, e quelle dell’anno precedente allo stesso. Ciò si traduce con la possibilità, per quanto riguarda l’amministratore, di procedere contro l’uno o l’altro in caso di insolvenze relative a questo biennio specifico. Come tutelarsi, dunque?
Al momento dell’acquisto di un immobile, dunque, l’interessato dovrebbe informarsi a dovere in merito ad eventuali debiti e allo stato dei relativi pagamenti. Diversamente, rischiamo di ritrovarci ad esserne responsabili e dover provvedere al pagamento. Attenzione, però: l’amministratore non è tenuto a fornire tale informazione, essendo questi dati personali. La richiesta dello stato di pagamento, dunque, dovrebbe arrivare dal venditore stesso che, poi, dovrebbe provvedere ad informare il possibile acquirente.
In sede di compravendita, del resto, i notai in genere chiedono contezza di tale stato, solitamente sottoforma di una dichiarazione dell’amministratore stesso. Tuttavia, in caso di errore, l’acquirente non può ritenersi sollevato dal pagamento di tali debiti. Questo perché, come anticipato, l’amministratore non è la figura preposta a “quietanzare” eventuali crediti.
Di conseguenza, laddove, dopo l’acquisto, nonostante la dichiarazione dell’amministratore, dovessero emergere delle pendenze, il nuovo proprietario ne sarà responsabile con il vecchio nel biennio di cui sopra. Al contempo, infatti, la responsabilità non può essere del notaio perché questi è tenuto solo ad attestare quanto dichiarato e non a indagare sull’esattezza delle dichiarazioni.