Comprare casa all’asta conviene? C’è un vero risparmio incredibile però bisogna fare attenzione alla normativa che è diversa dal solito
Prima di acquistare casa ci si chiede sempre cosa converrà: comprarla all’asta, comprarla già finita di arredare, oppure acquistarla da ristrutturare e poi condurre tutti i lavori da sé. Ovviamente la risposta non è mai univoca ma dipende da caso a caso. Tra i fattori che influenzano la convenienza sul prezzo di un’abitazione c’è sicuramente la zona nella quale si vuole acquistare: di solito se si tratta di una zona di periferia, poco collegata, le offerte saranno molto più alte, a differenza delle zone centrali che sono quelle che vendono subito e vanno a ruba.
Per quanto riguarda le case all’asta, dipende dal motivo stesso dell’asta: se si tratta di una casa messa all’asta da un privato che non riesce a pagare, per esempio, come casa quasi pignorata, è possibile riuscire a risparmiare molto, ma anche in questo caso dipende dalla zona. Se gli offerenti sono tanti, saranno pronti a battersi a suon di rialzi pur di ottenere la casa, meglio quindi evitare le zone troppo richieste. Per quanto riguarda le case ammobiliate, di solito se si hanno buoni contatti con le ditte, meglio acquistarle vuote e da ristrutturare, per poi farsi fare un bel preventivo soddisfacente da un architetto che condurrà tutti i lavori.
Per esempio si possono scegliere materiali più economici, risparmiare sul lavoro, che altrimenti verrà inserito nel prezzo finale della casa che sarà sicuramente gonfiato. Nel caso in cui invece avete pochi contatti, o comunque avete bisogno di qualcosa di più sbrigativo, allora l’occasione perfetta è pagare un po’ di più una casa già pronta, nella quale basta fare il passaggio di proprietà ed entrare. Se si scegliesse invece una casa all’asta, alcune sono già pronte all’uso, altre da ristrutturare ma bisogna fare attenzione perché le normative sono diverse.
L’iter per inoltrare l’offerta di acquisto ha inizio con la presentazione, a titolo di cauzione, di un’assegno circolare in busta chiusa pari al 10% del prezzo proposto. Bisogna quindi assicurarsi in anticipo di avere quella somma da parte, altrimenti non si potrà chiudere l’offerta. La busta deve essere consegnata nel luogo indicato nell’ordinanza del tribunale, solitamente presso uno studio di avvocati o dal notaio scelto dal giudice.
La caparra deve essere presentata entro i termini stabiliti e di norma entro il giorno precedente all’asta giudiziaria. Il partecipante dovrà poi presentare anche la fotocopia del proprio documento di identità e del codice fiscale, oltre ai documenti richiesti nell’ordinanza.
La procedura per aggiudicarsi un immobile prevede due tipologie di vendita: senza incanto e con incanto. Nel primo caso c’è l’aggiudicazione istantanea, il secondo caso non garantisce al vincitore della gara l’aggiudicazione definitiva. Infatti, entro 10 giorni dall’asta giudiziaria, è possibile che altri soggetti presentino nuove offerte d’acquisto, con il requisito che siano superiori di 1/5 rispetto al prezzo raggiunto nell’incanto. Queste sono le normative da mettere in conto prima di presentar domanda: gli iter di compravendita possono rivelarsi molto lunghi.