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Vantaggi al consumatore

Mutui: come usufruire del bonus di oltre 500 euro per la casa dove si risiede

Se vivi nella casa sulla quale hai un mutuo, puoi ricevere un bonus per tutto il 2024: un contributo che ti aiuterà ad arrivare a fine mese 

Mutui a tassi variabile con rate alle stelle. Questo è il problema principale mensile per la maggior parte delle famiglie italiane. Dal 2023 abbiamo vissuto una vertiginosa impennata dei tassi d’interesse e per tutti coloro che avevano un mutuo a tasso variabile, o l’hanno convertito a tasso fisso per bloccare la crescita delle rate (ma con un tasso comunque poco vantaggioso), oppure hanno deciso di aspettare un periodo migliore, di discesa, accettando i rialzi, risparmiando sul resto.

Richiedere sconti sul mutuo se vivi nella casa- consumatore.com

Le rate sono cresciute anche del doppio, ma per fortuna questo 2024 ha visto i primi segni di discesa. La BCE infatti ha come obiettivo il far crollare ancora di più i tassi d’interesse entro fine anno. Considerando però quelli di due anni fa, ci si ritrova comunque di fronte a rialzi considerevoli.

Coloro che hanno stipulato un mutuo per acquistare la casa in cui vivono possono però usufruire di particolari agevolazioni in sede di dichiarazione dei redditi, un aiuto per cercare di arrivare a fine mese anche nel caso in cui si parlasse di tasso variabile.

Come richiedere un contributo economico per il mutuo sulla prima casa

Più che di un bonus vero e proprio, si tratta di un’agevolazione fiscale che consiste nella possibile detrazione nella dichiarazione dei redditi degli interessi passivi che hai pagato alla banca in merito al mutuo sulla prima casa (si parla della casa in cui vivi). In parole semplici, lo Stato ti restituisce una parte di questi interessi, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno. Più precisamente, la detrazione fiscale viene calcolata nella misura del 19% su un massimo di 4000 euro, ovvero 760 euro.

mutuo prima casa, gli sconti arrivano se ci vivi – consumatore.com

Per portare in detrazione gli interessi passivi sulla dichiarazione dei redditi si dovrà allegare la Certificazione degli interessi del mutuo. Si tratta di un semplice documento che si può richiedere alla propria banca in modo da ottenere una prova di quanto speso.

Le banche online inviano questo documento per posta, oppure si può scaricare facilmente dall’area personale della home banking. Certo, rispetto al mutuo stesso non si recuperano molti soldi, ma può essere un modo per ottenere almeno una percentuale che andrà a colmare parte dei rialzi dei tassi d’interesse di quest’anno, un’ottima escamotage per trovarsi a fine anno con qualcosa in tasca, attenzione però: dovete avere residenza verificabile nell’immobile sul quale è aperto il mutuo.

Pubblicato da
Claudia Manildo