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Cosa dice la legge

Le normative regionali sono molto più vantaggiose del “Salva Casa”: i Caf spiegano come usufruirne

Abusi edilizi, come difendersi attraverso le normative regionali, i caf spiegano come appellarsi ai propri diritti per tutela 

Gli abusi edilizi possono essere sanati in modo più semplice appellandosi alle normative regionali rispetto al decreto ‘salva casa’, ma bisogna capire bene tutte tutti gli iter perché fare ‘di testa propria’ potrebbe essere ancora più penalizzate, quindi è bene informarsi nel dettaglio di tutto quello che ci spetta di diritto, magari facendosi anche seguire da un caf locale che ha più conoscenze specifiche.

Abusivismo edile, come risanare i lavori – consumatore.com

Il Decreto Salva Casa ha modificato le procedure per la regolarizzazione degli abusi edilizi, prevedendo però comunque sanzioni da pagare. Per quanto riguarda invece le normative regionali si potrebbero riscontrare ‘riparazioni’ più rapide e meno gravose.

Per legge, infatti, il decreto Salva Casa vale per tutto il territorio nazionale, ma le Regioni hanno la possibilità di fare variazioni in base alle opere da sanare raggiungendo qualche vantaggio. Prima di capire che iter seguire, quindi, ci si dovrebbe appellare alle direttive della propria Regione di residenza.

Appellarsi alle normative regionali per ottenere vantaggi sugli abusi edilizi

Per fare un esempio concreto ma non esaustivo, A Roma si attendono regole specifiche a seconda dei diversi casi, ma secondo il nuovo meccanismo previsto dal Salva Casa alcune abitazioni potrebbero ottenere particolari vantaggi.

Come ottenere vantaggi per regolarizzare gli abusi edilizi – consumatore.com

In particolare, nell’area della città fuori dal centro storico i lavori di ampliamento potrebbero essere accettati fino a un aumento di superficie del 10%, soltanto in alcuni casi, come verande o stanze più grandi. Inoltre, per scelta della Regione, la sanatoria potrebbe essere concessa solo dopo aver chiesto ai proprietari nuovi cavilli. Per esempio potrebbe essere richiesto l’efficientamento energetico della struttura come spinta alla sanatoria.

In Lombardia, invece, le norme del Piano Casa potrebbero essere leggermente modificate. Si potrebbero regolarizzare alcuni balconi non indicati sui titoli comunali, per esempio, ma solo se la realizzazione risale all’epoca di costruzione dell’edificio e a condizione di poter dimostrare la situazione creatasi con apposite prove. Di Regione in Regione quindi cambieranno i requisiti. In generale però tante persone potrebbero regolarizzare parti di abitazioni ancora non a norma.

In alcune città, gli interventi potranno essere accettati se finalizzati a un migliore configurazione dell’edificio rispetto al contesto circostante, anche variando l’altezza dell’edificio preesistente per un migliore allineamento con gli edifici circostanti, per esempio. La soluzione va scelta sempre caso per caso, affidandosi a professionisti.