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Tasse e Fisco

Molti stanno rinunciando all’acquisto della casa: la tassazione 2024 e 2025 è più pesante di quanto si creda

Acquisto della casa tra il 2024 e il 2025, perché non è più conveniente: oltre ai tassi d’interesse si aggiunge tutto ciò

Comprare casa diventa di anno in anno più difficile per tutte le famiglie italiane. Secondo gli utili dati Istat, gli stipendi italiani sono rimasti statici da decine di anni, ma il caro vita è cambiato, aumentando vertiginosamente. Una borsa di una nota azienda di lusso che costava circa 600 euro negli anni ’90, ad oggi arriva a sfiorare i 7mila euro: questo ci fa capire quanto si siano rialzati prezzi, dalle materie prime, fino poi alla distribuzione.

Le spese relative all’acquisto di casa – consumatore.com

Questo rialzo dei prezzi lo abbiamo vissuto in tutti i settori, quindi anche quelli edilizi. È per questo che 30/40 anni fa era molto più facile acquistare casa per gli italiani, rispetto ad oggi che ci riesce 1 famiglia su 100. Ad acuire il problema in questi ultimi anni è stato sicuramente l’aumento inflazionistico andato fuori controllo nel 2023. La BCE si è ritrovata costretta ad aumentare i tassi d’interesse sfiorando il 5%, il mercato immobiliare si è praticamente fermato e coloro che avevano un mutuo sulla prima casa a tasso variabile si sono trovati le rate raddoppiate se non triplicate.

Tutto questo ha portato uno scontento generale e un’incapacità di gestire le finanze per arrivare fino a fine mese. Attualmente i tassi d’interesse sono scesi di punti percentuali, e si è quasi tornati alla normalità, ma la strada per tornare vicino al 3% sarà ancora lunga, e vedrà ulteriori scaglioni di ribasso fino al 2025. Ma se i costi dei tassi d’interesse si sono abbassati, perché risulta ancora difficile per gli italiani acquistare casa? Perché si aggiungono tante altre spese di cui si parla poco. Vediamo quali.

Acquistare casa tra il 2024 e il 2025, cosa bisogna pagare: cifre troppo alte

L’acquisto di immobili ad uso abitativo è sottoposto a due tipologie di tasse. Se quest’ultimo è un privato, l’acquirente deve versare l’imposta di registro; se invece è un’impresa l’operazione è soggetta all’Iva. Si tratta di spese aggiuntive a quelle relative all’immobile stesso, al pagamento dell’atto notarile e via discorrendo. Non vengono citate spesso, eppure pesano come tasse aggiunte da dover pagare al momento.

Perché costa troppo acquistare casa tra il 2024 e il 2025 – consumatore.com

In caso di cessioni soggette ad Iva, l’imposta di registro è fissa nella misura di 200 euro, per le cessioni esenti di Iva, L’imposta di registro è proporzionale al 9% del valore dell’immobile e con l’agevolazione prima casa scende al 2%.

Quando si acquista un immobile ad uso abitativo, che non abbia le caratteristiche di un’abitazione di lusso, l’aliquota Iva è pari al 10%. L’aliquota scende al 4% nel caso in cui l’acquirente sia in possesso dei requisiti per ottenere le agevolazioni prima casa.

Infine, nel caso in cui fosse registrata al catasto come bene di lusso, per esempio nel caso in cui abbia un giardino di una certa metratura, oppure abbia dei resti dal valore storico all’interno e via discorrendo, verrà applicata l’Iva ordinaria del 22%. Una volta identificata la spesa per l’acquisto di casa, adesso risulterà più facile capire le cifre aggiuntive.