Pensioni: arrivano gli arretrati per oltre mille euro, le novità dall’INPS

Arrivano gli arretrati sulle pensioni, la novità INPS permette di ricevere anche oltre 1000 euro, bisogna fare i ricalcoli

Nel 2025 ci sarà un aumento sulle pensioni, ma prima di cantar vittoria bisognerà far calcoli. A quanto pare, per direttiva generale del Governo, il costo della vita aumentato vertiginosamente, ha portato i Ministri a valutare un leggero incremento sugli assegni, anche se comunque con un tasso molto tirato rispetto agli anni precedenti.

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L’inflazione del 2024 non è sicuramente alta quanto il 2023, motivo per cui avremo anche tassi d’interesse più bassi verso il 2025, ma adesso è attesa la modalità di adeguamento delle pensioni. Le ipotesi al momento sono due, un ritorno al 2022 oppure una nuova strategia a fasce per la quale le fasce più basse saranno quelle premiate, invece coloro con contributi economici mensili più alti saranno coloro che verranno penalizzati.

In sostanza, come dicevamo, gli aumenti interesseranno in modo diverso le fasce quindi il vantaggio non sarà uguale per tutti. In generale, si andrà ad aiutare chi ha una pensione così bassa che fa fatica ad arrivare a fine mese, per queste famiglie ci saranno importanti vantaggi, ma c’è da capire nello specifico di che somme si parla.

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Le pensioni nel 2025 con il rateo di gennaio aumenteranno, ma di poco rispetto agli ultimi anni, per esempio in rapporto al 5,4% si avrà un calo di quasi 4 punti percentuali, con un aumento che interesserà l’1,6%. Una pensione di 1000 euro per esempio prenderà solo 16 euro in più.

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Ma questo schema proposto è finito sotto la lente d’ingrandimento della Consulta che vede estremamente penalizzante l’aumento a fasce, che va via via a diminuire per le pensioni più alte, come se aver lavorato o guadagnato di più fosse punitivo. Se per caso la Corte Costituzionale darà ragione al ricorrente, ecco che si potrebbero generare arretrati fuori norma per milioni di pensionati. Perché di fatto dal 2023 ad oggi (ma anche prima pure se in misura inferiore come taglio), un pensionato ha perso davvero molto, considerando il caro vita.

Se quindi la Consulta darà ragione alla presunta incostituzionalità della norma, l’INPS sarà costretta a rimborsare anche le differenze di penalizzazione degli anni precedenti. Anche volendo annullare l’ipotesi degli arretrati, si potrebbe comunque garantire gli aumenti pieni per le mensilità successive alla sentenza. Vedremo quindi quali saranno le decisioni per i prossimi mesi.

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