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Stangata sulla Legge 104: per la Cassazione questi comuni comportamenti adesso costituiscono abuso

Se si fa abuso dei vantaggi della Legge 104, c’è una stangata senza precedenti. Quali furbetti? Non c’è più modo di fregare il sistema!

È bene fare la massima attenzione in relazione ai vantaggi della Legge 104, perché se se ne fa un abuso, ecco che le conseguenze diventano amarissime per i contribuenti. Il sistema non permette più ai cosiddetti “furbetti” di far propri i vantaggi della misura. A volte però, non tutti sono a conoscenza del fatto che certi comportamenti che sembrano innocui, sono in realtà fonte di illegalità. Bisogna quindi comprendere appieno cosa si può e cosa non si può fare. Altrimenti? Ci sono sviluppi terribili per chi fa abuso della Legge 104. Non solo una stangata, ma non c’è… fine al peggio!

Guai per chi cade in comportamenti illegali: elenco di cosa non fare (@Canva)- Consumatore.com

Non si parla a vanvera, ma è la stessa Cassazione a pronunciarsi, definendo quali sono le condizioni per goderne appieno, ma stando sempre entro i casi e i limiti della legislazione corrente e vigente. Chi si avvale della Legge n. 104 del 1992 si avvale di un’indennità importante, ma non solo, modifica la sua identità. Se non si è i diretti interessati, ma si incarna la figura di sostegno di chi ha la certificazione in questione, si assume la condizione di caregiver.

In qualità di aiutante non si può fare abuso della Legge, perché implicherebbe portare avanti solo il proprio tornaconto recando una violazione sia in termini di legge, che di dignità umana nei confronti del soggetto che invece dovrebbe solo ottenere ausilio e non essere utilizzato come “mezzo”. Persone come fini che ricordano il “benessere della collettività”, non come strumenti. Qual è l’abuso peggiore che si può fare?

Chi subirà una stangata sulla Legge 104? Non solo chi fa abuso

È bene precisare che si tratta di una materia così delicata per cui bisogna fare attenzione su tutti i possibili casi di abuso, anche di quelli che sembrano essere posti su un fronte “extra”. Massima attenzione per la Legge 104, in quanto si tratta di una misura che sta dalla parte dei cittadini più fragili, ma che non deve diventare un beneficio assoluto e contro i limiti della disciplina. Chi si comporta illegalmente, va perseguito, soprattutto se attua alcune azioni che vanno ben oltre l’illecito.

Guai per chi cade in comportamenti illegali: elenco di cosa non fare (@Canva)- Consumatore.com

Il peggior gesto attuabile è quello di rendere i 3 giorni retribuiti di legge 104, delle possibilità di ferie. Si tratta di un monte ore che potrebbe anche essere frazionato, ma in cui è fondamentale agire per il sostegno e la tutela del soggetto di cui ci si prende cura. Appunto, andare con lui in farmacia, portarlo in un centro adibito per il suo benessere, o ancora accompagnarlo a fare visite mediche, sono solo alcuni esempi delle condizioni basiche che vi rientrano. Di certo, non si parla di andare in vacanza con gli amici, abbandonando a sé stesso il familiare.

Non si stanno raccontando situazioni assurde, purtroppo capita ed è capitato in passato di attuare dei gesti del genere, per quanto ben oltre il limite del buon senso. Dei casi concreti possono aiutare a capire, come quello del marito che viene ritrovato insieme alla moglie disabile in una località balneare, o quello in cui il caregiver è stato beccato ad andare dal veterinario. È su queste situazioni che si è pronunciata la Corte di Cassazione, evidenziando l’incompatibilità rispetto a quanto predisposto dalla Legge 104. Le criticità sono state sollevate proprio dal datore di lavoro.

La Suprema Corte ha definito i comportamenti in questione come analizzabili entro l’ordinanza n. 12679, la quale specifica cosa si può e non si può fare. È chiaro che l’esclusività è del cittadino disabile, ma nulle vieta al caregiver di ritagliarsi dei piccoli spazi per gestire al meglio la condizione dell’assistito. Se nell’andare in farmacia, ordina anche lui dei medicinali per sé stesso, o prenota delle visite, non si cade nell’illecito. Stessa cosa se si va al mercato insieme.

Importante è che la cura del familiare sia continuativa, costante ed essenziale. Quindi, la pronuncia è la seguente: non c’è incompatibilità con il bilanciamento degli interessi propri e dell’assistito, purché quest’ultimo non venga messo in secondo piano.