Con il bonus pannelli solari l’energia diventa alleata di benessere e basso consumo, ma solo per chi li ottiene nel modo giusto.
Seppur chiunque sia conoscenza dei vantaggi in termini di consumo di cui può usufruire con i pannelli solari, non tutti sanno come ottenere nel modo giusto il bonus. Significa saper ottimizzare spese, costi e tutto ciò che concerne il sistema per ottenere l’energia elettrica in maniera ecosostenibile e conveniente. Le bollette non fanno più paura, anzi arrivare a fine mese è proprio una passeggiata se si riesce a consolidare il beneficio. Prezzi stracciati per chi consegue la misura: vantaggi da non perdere!
Conversione dell’energia solare in elettrica, no, non si tratta di una pratica scontata, ma di una soluzione che tutt’oggi dovrebbe essere valorizzata perché a disposizione di pochi. È risaputo che questa metodologia di acquisizione della corrente sia tra le più convenienti, sia per quanto concerne l’aspetto ambientale che quello economico. Grava meno nelle tasche dei contribuenti, e non danneggia nemmeno il pianeta Terra. Allora, perché non è a disposizione di chiunque?
Poiché si tratta di un sistema in parte costoso da costruire, ma di cui è certo che una volta ottenuto, fa risparmiare con gli interessi nel lungo periodo. È chiaro che questo non è nelle facoltà di chiunque, così lo Stato mette a disposizione il bonus che garantisce l’installazione dei pannelli solari con agevolazioni e sostegni monetari. Chi può ottenerlo e come?
Grazie al Bonus pannelli solari si risparmia: basta sprechi!
La misura varata dal Governo pone un limite massimo di 60 mila euro e con percentuali che in base al caso oscillano tra il 50% e il 65%. La variazione dei costi e dei valori è data dalla singola condizione del richiedente. Per cui conoscere requisiti e modalità diviene essenziale per analizzare la propria condizione, e capire se il sistema, compresa la sua installazione, possa considerarsi un affare anti-spreco. Con il rispetto dei parametri giusti e le mosse corrette da porre in essere, un’idea impossibile nel passato diventa realtà. Si può… catturare una parte di sole e riscaldare la propria casa!
A farsi portavoce del prestigioso vantaggio è l’ADE, sigla che indica l’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima conferma la concessione di poter scalare, quindi fare le dovute detrazioni dell’acquisto e dell’installazione del sistema nel modello 730. Si fa tutto in sede di “Dichiarazione dei redditi”. Il limite è quello sopracitato, cioè di 60 mila euro, e vale per ciascuna casa dal 50% al 65% circa dell’IRPEF. Questo dipende dal fatto che il bonus ricada nell’Ecobonus o in quello Ristrutturazioni.
Infatti, è proprio in questi interventi che viene incluso il sistema finora delineato. Nello specifico, si tratta di azioni di “riqualificazione energetica”. Come compilare correttamente il modulo per ottenere le detrazioni? Serve indicare nelle righe da E61 a E62 della Sezione IV, il codice “3” nella colonna 1 e definire il tipo di operazione effettuata. La data da considerare è quella del 2020. Gli interventi che la precedono, o che partono da questa, o per le stesse prestazioni professionali e opere edilizia funzionali all’operazione, il tutto certificato, sono validi per ottenere il beneficio.
In sostanza, se si rientra in queste casistiche si hanno i requisiti per avere il vantaggio economico. Soprattutto bisogna essere in grado di specificare mediante la documentazione indicata che sono stati svolti questi interventi che posseggono le certificazioni di qualità definite dal DM 19 febbraio 2007. Appunto, quella Solar Keymark del collettore, può essere sostituita dalla stessa che vale però per il sistema. Senza dimenticare detrazioni per l’installazione di impianti per la produzione di acqua calda, quelli termodinamici a concentrazione solare.
Non si può procedere per le prestazioni certificate ENEA e per solar cooling, funzionale a generare acqua fredda per la climatizzazione estiva dall’acqua calda dei pannelli solari.