Può capitare a tutti di avere momenti di difficoltà economica. Ecco perché in quel caso il condomino può non pagare le spese condominiali
Vivere in un appartamento inserito in un contesto condominiale ha certamente i suoi vantaggi, ma presenta anche degli obblighi che devono essere rispettati da tutti coloro che ne fanno parte.
Un esempio sono i costi che ogni nucleo familiare deve affrontare per quanto riguarda i servizi in comune, come la luce, le pulizie, eventuale portiere, ecc. Tuttavia, quando un condomino sta attraversando un periodo di difficoltà economica può non pagare le spese condominiali. Vediamo quali sono i passaggi da seguire in questo caso.
Secondo quanto stabilito dall’articolo1104 del Codice Civile italiano tutti i condomini devono contribuire alle spese di un condominio per quanto riguarda le parti comuni. Tra queste rientrano le spese di ordinaria amministrazione, come l’acqua, l’illuminazione, il riscaldamento, ecc. Ma rientrano nelle spese condominiali anche quelle di straordinaria amministrazione, come i lavori di straordinaria amministrazione, come eventuali lavori di ristrutturazione della facciata o del tetto. Tuttavia, ci sono dei casi in cui il condomino che si trova in condizioni di difficoltà economica può non pagare le spese di condominio.
Può capitare a tutti di attraversare un periodo in cui, a causa di bollette troppo alte, di spese impreviste e di tasse salate, non si ha la disponibilità immediata di denaro. In questo caso il condomino può essere esente dalle spese condominiali, ma solo se c’è un’assemblea dei condomini apposita e il voto risulta essere all’unanimità. Inoltre, un condomino è esonerato dal pagamento delle spese condominiali anche quando un servizio specifico viene utilizzato solo da una parte dei condomini. In questo caso è possibile ottenere l’esenzione del pagamento delle spese condominiali.
Un esonero di tali spese è previsto anche nel caso in cui alcune spese del condominio vengono considerate onerose. Può capitare infatti che gli inquilini del palazzo siano contrari a sviluppare una determinata opera che non potrebbero utilizzare o che rappresenterebbe un costo eccessivo. Si tratta di una possibilità che, però, non può essere applicata per lavori urgenti o necessari. Infine, se dovessero emergere tabelle millesimali errate che comportano una spesa condominiale maggiore, i condomini possono richiedere una revisione delle tabelle e ottenere una correzione in futuro. Coloro che hanno beneficiato dell’errore potranno quindi richiedere e ottenere un pagamento retroattivo.