Bonus affitto, in cosa consiste esattamente e come fare per ottenerlo? Ecco le risposte a questa domanda molto richiesta.
Quando si decide di lasciare l’abitazione originaria, quella con cui si viveva con i propri genitori, arriva il momento di costruirsi il proprio futuro. Chiaramente, si deve fare i conti con il proprio reddito e capire quali sono le prospettive che si andranno a paventare.
Se in quel momento della propria vita non si ha la liquidità necessaria per l’acquisto di una casa, si opterà per accendere un mutuo, oppure per andare in affitto. Quest’ultima è una scelta frequente, che riguarda moltissime persone. I giovani studenti che vogliono fare un’esperienza in un’università lontana da casa, oppure giovani coppie, o anche famiglie con figli a carico.
Le situazioni sono le più disparate, dunque. Non tutti, però, dato l’elevato costo della vita, riescono a sostenere questa importante spesa, ed è qui che entra in scena il bonus affitto 2024. Scopriamo in cosa consiste e chi vi può accedere.
Attualmente, è possibile a una serie di bonus affitto che consistono in delle detrazioni Irpef per inquilini il cui reddito è basso. L’incentivo è destinato, dunque, esclusivamente a determinate categorie di contribuenti.
Se il contratto d’affitto stipulato appartiene al libero mercato, la detrazione spettante sarà di 300 euro se il reddito totale è inferiore a 15.493,71 euro. Se invece il reddito oltrepassa questa cifra, ma è inferiore a 30.987,41 euro, la detrazione sarà di 150 euro.
Non c’è detrazione se il reddito supera 30.987,41 euro. Nel caso in cui si sia stipulato un contratto a canone concordato, la detrazione è pari a 495,80 euro, se il reddito è inferiore a 15.493,71 euro e 247,90 euro, se resta tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.
Per quanto concerne i giovani inquilini dai 20 ai 31 anni, dal 1° gennaio 2022, per i primi 4 anni di contratto, spetta una detrazione di 991,60 euro o se superiore al 20% del canone annuo, non più di 2 mila euro. Il reddito non deve superare 15.493,71 euro. Coloro che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro, nei tre anni precedenti la richiesta di detrazione, possono godere di una detrazione di 991,60 euro, se il reddito non oltrepassa 15.493,71 euro. Altrimenti, sarà pari a 495,80 euro, se il reddito è tra 15.493,72 e 30.987,41 euro.
Bisogna ricordare che il lavoratore deve risiedere nel comune di lavoro o limitrofo. Il nuovo comune deve essere almeno a 100 km di distanza dal precedente e fuori regione e si deve risiedere da non oltre 3 anni dalla richiesta di detrazione.