L’importanza della causale del bonifico: per evitare controlli è sempre meglio inserirla e usare quella corretta.
I bonifici sono, ormai, uno strumento di trasferimento di denaro all’ordine del giorno. Ce ne serviamo quasi quotidianamente per le esigenze più disparate e che consentono una serie di vantaggi non da poco. Uno di questi è la tracciabilità che, di conseguenza, ci garantisce di avere sempre prova di un avvenuto pagamento. Grande attenzione, tuttavia, deve essere riservate alla causale, elemento che in molti, invece, sottovalutano: per evitare controlli meglio inserirla e scegliere quella giusta.
Grazie allo sviluppo tecnologico, oggi procedere ad erogare un bonifico è diventato semplice e veloce. Tra l’altro, abbiamo la possibilità di emettere tale versamento anche nei giorni festivi, senza dover recarci fisicamente presso la banca o l’istituto relativo. Ciò, però, non significa che l’attenzione deve venire meno o che determinati elementi possono essere tralasciati o sottovalutati. Parliamo, allora, dell’importanza della causale.
La causale ha una semplice funzione: specificare la motivazione alla base della transazione. Ovviamente, sappiamo tutti che non è obbligatoria, ovvero possiamo anche ometterla, tuttavia tale comportamento sarebbe sconsigliato. Il motivo? Gli eventuali controlli che potrebbero aver luogo in merito agli spostamenti di denaro ed eventuali problemi che ne potrebbero conseguire.
Certo, a rifletterci utilizzare la causale può avere grande importanza ed essere conveniente anche per chi emette il bonifico. Pensiamo, ad esempio, a quei pagamenti che, in tal modo, avremmo modo di dimostrare con relativa specifica. Per quanto concerne i controlli dell’Agenzia delle Entrate, invece, omettere la causale potrebbe determinare una presunzione sfavorevole per l’erogatore.
Attenzione, però, anche nel momento della scelta della causa. Il motivo? Si potrebbero commettere degli illeciti, magari per sfuggire agli oneri fiscali. In che modo? Dichiarando una transazione, quindi attribuendole una causale, che, agli effetti, non corrisponde a quella che è la realtà finanziaria della stessa. L’Agenzia delle Entrate, infatti, non è tenuta a “credere” ciecamente a quanto scritto nella causale e, dunque, in caso di controlli approfonditi, laddove risultasse un illecito, potrebbero esserci conseguenze.
Diventa, a questo punto, evidente quale importanza la causale rivesta all’interno di un bonifico e, per quale ragione, non solo dovrebbe sempre essere presente, ma anche corrispondere al vero. Non resta, dunque, che fare attenzione e agire sempre nel completo rispetto della legge e del senso civico.