Una stangata che può costare anche migliaia di euro subito: attenzione se cerchi casa in affitto, cosa rischi.
Sappiamo bene quanto possa essere difficile cercare, trovare e affittare un immobile, soprattutto quando si tratta della casa in cui abbiamo intenzione di abitare. Sono molte le esigenze alle quali l’immobile in questione deve rispondere, non solo in termini di “estetica”, ma anche e soprattutto di costi. Vari, infatti, sono gli elementi che compongono il relativo contratto, basti pensare alla cauzione o al canone, che possono incidere in modo importante sulle nostre finanze. Adesso, tuttavia, occorre fare ancora più attenzione: la stangata che costa migliaia di euro, occhi aperti.
Quando si scegliere di affittare un casa occorre valutare con cura e ponderare una serie di elementi. La posizione, ad esempio, così come i costi, sono dettagli che possono fare la differenza, soprattutto in relazione al portafogli. A quanto pare, però, la prudenza non è mai troppa: ecco la nuova stangata che ti fa rischiare grosso.
Se, fino a questo momento, il tema “truffe” sembrava essere divenuto prerogativa del web, è il momento di ricredersi. Perché, a quanto pare, le trappole ben congeniate possono riguardare anche un’altra sfera: quella dell’affitto di un appartamento. A dimostrarlo è quanto accaduto ad una giovane donna che si è ritrovata a fare i conti con un raggiro da migliaia di euro.
Cos’è successo nel dettaglio? La vicenda è accaduta a Bologna e la protagonista era alla ricerca di un appartamento in affitto. Dopo aver notato un annuncio sul web è entrata in contatto con due uomini che, da quanto si apprende, hanno avuto con lei rapporti telefonici e, attraverso una videochiamata, le avrebbero mostrato anche il locale in questione.
A seguito di tali contatti, la giovane avrebbe acconsentito al versamento di una caparra di 1500 euro e di un primo canone mensile da 850 euro. Pagamenti avvenuti tramite due bonifici istantanei distinti. Non solo: la giovane avrebbe anche inviato, a corredo di alcune e-mail, i propri documenti personali e il relativo IBAN per l’accredito delle successive locazioni.
Purtroppo, quando la stessa si è recata fisicamente alla firma del contratto, l’appartamento in questione non esisteva. Non solo: sul conto corrente la giovane si sarebbe ritrovata anche nuovi accrediti di cui non sapeva nulla e non era responsabile. Dopo la denuncia, sarebbero così emersi anche un doppio contratto di finanziamento a suo nome per l’acquisto di merce. A seguito delle indagini, sarebbe emerso che i truffatori avrebbero creato, a nome dell’interessata, un indirizzo e-mail fasullo collegato ad un’utenza telefonica.
La vicenda, dunque, accende un importante campanello d’allarme per quanto riguarda l’ambito della ricerca di case e appartamenti in affitto. Diventa chiaro che la prudenza deve essere massima, non solo quando si tratta della scelta, ma anche della modalità stessa di ricerca e di presa accordi, oltre che, ovviamente e soprattutto, dei pagamenti e della documentazione necessaria.