Possessori di invalidità civile, bisogna fare attenzione al calcolo dei redditi perché ci sono delle novità: non tutti ottengono i benefici
Gli invalidi civili hanno di diritto diverse agevolazioni sia sul piano economico che in termini di lavoro. A garantirle è proprio lo Stato che ha il dovere di dover aiutare chi ha bisogno di una spinta in più nell’integrazione a un progetto di vita ‘normale’.
Gli invalidi civili rientrano in quella fetta di popolazione che ha accesso ad agevolazioni riservate ma che rimangono sempre legate al reddito nella maggior parte dei casi. Con le novità inserite, poi, le fasce dei richiedenti sono cambiate ed è bene avere accesso a tutte le informazioni a riguardo per evitare di trovarsi improvvisamente allo scoperto, senza l’aiuto degli incentivi. I fattori fondamentali da dover sempre controllare sono le soglie massime dei redditi, ma anche la percentuale della propria invalidità.
Ogni invalido ottiene una percentuale decretata dal team di medici che si occupa della visita relativa al riconoscimento delle agevolazioni. L’accertamento sanitario quindi è fondamentale per capire cosa si potrà ottenere, oltre alle proprie entrate economiche: in base alla percentuale di invalidità c’è l’accesso a diverse tipologie di agevolazione ed è per questo che va sempre tenuta in considerazione prima di inoltrare le domande.
Per beneficiare di tutte le prestazioni in caso di invalidità civile, come anticipato, è necessario rientrare in alcuni specifici limiti di reddito. Per verificare se si resta al di sotto del tetto massimo, ai fini dei trattamenti per invalidità civile, si devono conteggiare tutti i redditi imponibili IRPEF al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali.
Quindi nel conteggio vanno calcolati tutti i redditi che si riferiscono al lavoro dipendente che quelli relativi al lavoro autonomo, a cui si aggiungono prestazioni pensionistiche previdenziali, oppure i redditi che arrivano da terreni e fabbricati di proprietà.
Ciò che si esclude invece dal calcolo sono rendite INAIL, pensioni di guerra, ma anche l’indennità di accompagnamento. Per quanto riguarda i versamenti si prendono in considerazione i redditi dell’anno in corso, di volta in volta. Per quanto riguarda il 2024 i limiti di reddito relativi alle prestazioni sono tutte in questo elenco: