Cattive notizie in arrivo per chi riceve l’assegno previdenziale. Sulla tredicesima delle pensioni ci sarà una doccia fredda a breve
Quello delle pensioni è un tema scottante che, molto spesso, riemerge nel dibattito pubblico. La ragione è molto semplice: il Paese sta andando verso un’età media sempre più alta e, in pochi anni, l’erogazione degli assegni mensili previdenziali sarà un problema decisivo.
Ecco perché ogni variazione alle riforme e alle norme relative al sistema pensionistico fa molto discutere. Ma anche le modifiche agli importi possono far sollevare un gran polverone. È proprio questo il caso per molti pensionati che dovranno fare i conti con una doccia fredda sulla tredicesima delle pensioni.
Nel mese di dicembre è previsto l’arrivo della tredicesima anche per chi riceve l’assegno pensionistico. Tuttavia, è in arrivo una bella doccia fredda per alcuni cittadini che aspettano con ansia il cedolino del mese di dicembre 2022. Non sarà una bella notizia per chi aveva già fatto programmi, ma vediamo qual è il motivo di questa grande incertezza.
La tredicesima non è altro che un importo che viene erogato – nella maggior parte dei casi nel mese di dicembre – come somma aggiuntiva ai lavoratori e pensionati. Tuttavia, per quella relativa al 2024 non tutti ne potranno beneficiare. In particolar modo, coloro che verranno esclusi dal pagamento della tredicesima sono coloro che hanno avuto la possibilità di usufruire della pensione anticipata. Tra questi vi sono coloro che hanno avuto accesso all’Ape Sociale e che, quindi, sono riusciti ad andare in pensione a 63 anni. Il mancato pagamento della tredicesima, per questa categoria di cittadini, si protrarrà fino al compimento dei 67 anni di età. Sarà questo, infatti, il momento in cui si maturerà il requisito anagrafico per poter ottenere anche il pagamento della tredicesima.
Chi invece percepisce un trattamento previdenziale o assistenziale potrà finalmente ricevere il diritto alla tredicesima mensilità. Ma, anche in questo caso, sono previste delle eccezioni. Coloro che percepiscono l’indennità di accompagnamento e di frequenza, ad esempio, non possono percepire la tredicesima mensilità. Altri cittadini, invece, potranno ricevere la tredicesima mensilità nel mese di dicembre, ma l’importo sarà minore rispetto a quanto atteso. Si tratta di quei pensionati che sono usciti dal mondo del lavoro da poco tempo e che riceveranno la “gratifica natalizia” in maniera commisurata ai mesi di pensione effettivi. Per poter calcolare l’importo di tale misura, infatti, sarà necessario dividere l’assegno mensile per dodici. Successivamente è necessario moltiplicare il risultato per il numero di mesi effettivi di pensione e applicare le trattenute Irpef.