È ancora possibile inoltrare la richiesta per l’Assegno di inclusione, a disposizione per le famiglie un bonus extra di duemila euro.
A partire dal 1° gennaio di quest’anno il Governo ha deciso di mandare in pensione il Reddito di Cittadinanza che, come i più ben ricorderanno, è stato introdotto nel 2019. Il RdC ha rappresentato uno dei sostegni economici più apprezzati e al contempo più divisivi degli ultimi anni e forse anche per questo motivo l’esecutivo Meloni lo ha rimpiazzato con l’Assegno di inclusione. L’obiettivo, almeno in teoria, è di rendere il contributo più efficace rispetto al suo ‘predecessore’, nonostante alcune caratteristiche rimangano simili.
Anche noto con la sigla Adi, parliamo di uno strumento di tutela da destinare alle famiglie che riversano in difficoltà economiche e, in generale, ai nuclei più fragili. Ad accedervi potranno essere i soggetti che fino a dicembre 2023 usufruivano del Reddito di Cittadinanza, per quanto riguarda i gruppi famigliari avranno precedenza quelli che presenteranno al proprio interno minori, persone con disabilità, invalidi o persone che siano in carico ai servizi sociali. Esiste peraltro anche una versione ‘maggiorata’, con un bonus di circa duemila euro.
Assegno di Inclusione, erogazioni fino a tremila euro: la procedura
L’importo di base dell’Assegno di inclusione è di 780 euro al mese, all’interno è compreso sia un contributo per chi vive in affitto sia una quota di integrazione per il reddito. La cifra aumenta a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare, dalla loro età ma anche dalla presenza di soggetti cosiddetti ‘fragili’ come anziani e disabili. Le famiglie composte unicamente da adulti, che rientrino nella fascia d’età che va dai 18 ai 59 anni, invece, potranno richiedere il Supporto alla formazione e al lavoro, un bonus da 350 euro al mese.
Tra l’altro, in alcuni casi all’Adi può essere accorpato l’Assegno Unico e Universale – è rivolto, ricordiamo, alle famiglie con figli sotto i 21 anni – facendo salire il contributo complessivo erogato a circa tremila euro. E si tratta di una novità visto che con il Reddito di cittadinanza il sostegno economico per i genitori veniva decurtato. Non resta quindi altro da fare se non inoltrare la propria richiesta tramite la piattaforma dedicata sul sito dell’Inps oppure appoggiandosi al Caf, presentando i documenti richiesti.