Pensioni a 57 o a 62 anni: la guida dell’INPS e come non perderle

Andare in pensione a 57 o a 62 in Italia è possibile, ma ci sono dei requisiti. Segui questa guida dell’Inps per non sbagliare

Il traguardo della pensione è visto spesso come una meta inarrivabile o estremamente lontana e difficile da raggiungere. Purtroppo nel nostro Paese i requisiti per ottenere questo ambito assegno previdenziale mensile sono piuttosto esigenti, ma non è detto che non si possa agire in questo senso.

Pensioni a 57 o a 62 anni
Anticipare la pensione è ancora possibile – Consumatore.com

A meno di nuove riforme in arrivo da parte del governo, l’età per andare in pensione di vecchiaia saranno le stesse anche per il 2025. Tuttavia, ottenere la pensione a 57 o a 62 anni è assolutamente possibile per molti cittadini. Ecco qual è la guida dell’Inps che ti permette di lasciare il lavoro in anticipo.

L’Inps ti spiega come avere la pensione a 57 o a 62 anni

Nonostante l’Italia preseti una delle riforme pensionistiche più dure d’Europa, andare in pensione in anticipo e ottenerla a 57 o a 62 anni. Si tratta della possibilità offerta dalla rendita integrativa temporanea anticipata (RITA). Una misura di cui può usufruire quel lavoratore che ha versato almeno cinque anni di contributi in un fondo integrativo. Inoltre deve avere almeno vent’anni di contributi versati alla previdenza obbligatoria e devono mancare 5 anni alla pensione di vecchiaia. Chi ha questi requisiti potrà quindi ottenere l’accesso ad un canale agevolato per aumentare il proprio reddito mensile grazie alla rendita del proprio fondo.

L'Inps ti spiega come avere la pensione a 57 o a 62 anni
Grazie a questo fondo andrai in pensione prima – Consumatore.com

Grazie a questo meccanismo sarà possibile andare in pensione sfruttando ciò che è stato versato nel proprio fondo di previdenza, ma con largo anticipo. Chi ha versato sul fondo integrativo ha infatti la possibilità di percepire la prestazione a partire dai 62 anni di età. Ma non solo, perché se il contribuente ha almeno due anni di inoccupazione, allora potrà richiedere la rendita già a partire da 57 anni. È utile ricordare che per sfruttare a pieno questa possibilità è necessario versare anche sulla previdenza obbligatoria e che questo risulta sempre più difficile al livello economico.

Sfruttare un fondo integrativo è sempre una buona scelta per coloro che non vogliono correre rischi. Dunque un lavoratore che ha versato alla previdenza integrativa per almeno 5 anni potrà ottenere un trattamento da subito. Per farlo sarà necessario chiedere al proprio fondo l’erogazione di una rendita mensile anticipata. Inoltre, questa rendita integrativa – in quanto tale – può essere cumulabile con un trattamento pensionistico Inps. Ad ogni modo sarà necessario attendere le decisioni del governo per capire se ci saranno a breve delle importanti modifiche alla misura.

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