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Economia

Pagamento IMU e pignoramento del conto corrente: il comma 792 mette nei guai le famiglie

IMU e pignoramento del conto corrente: il comma 792 può mettere nei guai se non si paga, pochi ne sono a conoscenza.

Ci facciamo i conti ogni anno e, ovviamente, i dubbi a riguardo sono tanti: parliamo dell’IMU, l’odiatissima tassa rivolta ai possessori di immobili. Come sappiamo, questa ha scadenze ben precise e, trattandosi di un tributo “ufficiale”, non pagarla ha delle conseguenze. Sono in molti, però, a chiedersi se in tali conseguenze possa rientrare anche il pignoramento del conto corrente. Attenzione, allora, al comma 792: perché è importante sapere cosa stabilisce.

IMU non pagata: possono pignorare il conto corrente? (consumatore.com)

A tutti sarà capitato di avere difficoltà ad affrontare tale spesa, una volta o l’altra o, magari, di dimenticare il pagamento e, di conseguenza, risultare insolventi. Quali sono, allora, le conseguenze e cosa rischia il contribuente? Il fisco potrebbe arrivare a pignorare il conto corrente?

IMU non pagata e pignoramento del conto corrente: il comma 792

Ebbene, partiamo dal presupposto che, laddove un contribuente non assolva agli importo dovuti in forza di un “titolo esecutivo”, il fisco può procedere al pignoramento, anche per importi modesti. Il pignoramento, ovviamente, segue un preciso iter legale e una serie di procedure preventive quali accertamento immediatamente esecutivo, cartella esattoriale e ingiunzioni fiscali varie. Laddove, però, si giungesse a tale esito, ciò potrebbe riguardare anche l’IMU?

Pignoramento e IMU: cosa sancisce il comma 792 (consumatore.com)

Per rispondere a questa domanda occorre tener conto del fatto che la Legge Bilancio per il 2020 ha riformato il meccanismo di riscossione per quanto riguarda le entrate locali. In particolare, il comma 792 relativo all’articolo 1 prevede che gli atti emessi dal Gennaio 2020 contengano elementi utili affinché gli stessi, trascorso il termine relativo alla proposizione del ricorso, abbiano efficacia di titolo esecutivo. Ovvero, diano la possibilità di attivare le relative procedure.

Ciò vale anche per l’IMU e, a voler essere precisi, anche per la TARI. Ciò significa che, da Gennaio 2020, il Comune, dopo i relativi accertamenti, può intervenire con la riscossione coercitiva di quanto dovuto e, di conseguenza, anche con il pignoramento del conto corrente del debitore.

Occorre, però, ricordare che il pignoramento stesso è soggetto a normative ben precise che impongono dei limiti. Ciò, in particolar modo, per quanto concerne stipendi e pensioni. Ovviamente, prevenire tale epilogo è sempre auspicabile e, dunque, in caso di mancato pagamento l’ideale è rivolgersi ad un esperto che possa aiutarci a comprendere come regolarizzare la nostra posizione e, così, tutelarci.

Pubblicato da
Angelica G.