Cambia tutto per gennaio 2025: le pensioni si baseranno su nuovi sistemi di calcolo e se non si vogliono perdere vantaggi bisogna adeguarsi
Con la nuova Manovra economica cambieranno tanti punti relativi alle pensioni. I cittadini chiedevano una riforma per avere concreti benefici, ma ciò non è stato possibile farlo, per via della mancanza di denaro: modifiche strutturali importanti, che garantirebbero pensioni più eque, implicherebbero spostamenti di miliardi che al momento, con il nostro debito pubblico, sembra siano impossibile da raggiungere.
Qualcosa però cambia rispetto al 2024, ed è per questo che è importante rifare i calcoli, soprattutto per coloro che puntavano ad andare in pensione l’anno prossimo e hanno ancora più bisogno di capire come comportarsi e quando poter inoltrare richiesta. Innanzitutto c’è da dire che ci sarà un piccolo rialzo delle mensilità delle pensioni per via dell’aumento inflazionistico.
Le mensilità infatti verranno ridimensionate alla crescita del caro prezzi, anche se cambieranno di pochi punti percentuali e si darà precedenza a coloro che hanno pensioni molto basse, via via abbassando i rialzi per chi ha una pensione più alta. Su questo punto rimangono aperti ancora molti dubbi, soprattutto perché per certi punti di vista si potrebbe sfociare nell’incostituzionalità. Vediamo quindi nel dettaglio cosa potrebbe cambiare.
Pensioni, cosa cambia per molti contribuenti nel 2025
Dichiarare che le pensioni più alte meritano rialzi meno considerevoli rispetto a coloro che hanno mensilità più basse non è poi così democratico e probabilmente il Governo dovrà raffinare le decisioni prima della approvazione della nuova Legge di Bilancio.
A cambiare poi nella sfera previdenziale, sono alcuni dati relativi alla cassa degli avvocati. A partire dal primo gennaio 2025 infatti entrerà in vigore il nuovo Regolamento Unico della Previdenza Forense.
Gli avvocati vedranno il passaggio al sistema contributivo. Riduzione dei contributi minimi e passaggio al sistema contributivo, a cui si aggiungono agevolazioni per gli under 35, i quali riescono difficilmente a far carriera nei primi anni lavorativi, e revisione delle aliquote contributive.
Per quanto riguarda i requisiti per ottenere pensione dei professionisti già iscritti alla cassa non cambierà nulla, le modifiche arriveranno per chi si iscriverà a partire dal prossimo anno. Con il nuovo regime si otterrà la pensione a 70 anni con minimo 5 anni di contributi versati, oppure a 65 anni con 35 anni di contributi versati. Un ulteriore novità riguarda poi la riduzione dei contributi minimi: il soggettivo arriverà a 2750 euro nel 2025, e invece l’integrativo passerà da 850 a 350 euro.