TFR: con questa nuova procedura il lavoratore può ottenere una cifra molto più corposa

In alcuni casi con una determinata procedura il lavoratore dipendente può ottenere una cifra più cospicua sul proprio TFR, la guida 

Ogni lavoratore dipendente ha diritto a ottenere un TFR, ovvero un trattamento di fine lavoro. Si tratta dell’indennità che il lavoratore percepisce nel caso in cui il suo rapporto di lavoro, nel privato o nel pubblico, giunga a conclusione. Viene calcolata su base annuale, ciò significa che la somma che verrà consegnata una volta che il contratto sarà chiuso dipenderà anche dal numero di anni nei quali si è prestato servizio all’azienda o allo Stato, in base ai casi.

Ottenere di più dal proprio TFR
La guida per avere di più di TFR – consumatore.com

In alcuni casi il lavoratore dipendente può ottenere una somma più cospicua, ma dipenderà tutto dalle scelte che verranno fatte. Il TFR corrisponde più o meno a una mensilità all’anno, e il calcolo può essere fatto anche in anticipo, in base al proprio stipendio lordo, e al numero di anni che si pensa di lavorare per quell’azienda.

Seguendo però delle specifiche procedure, ci si accorgerà che a fine rapporto di lavoro si potrebbero ottenere più vantaggi: anche se non è la strada scelta principalmente, in realtà per certi versi è la più conveniente. Vediamo quindi nel dettaglio come fare per far fruttare al meglio il proprio contratto di lavoro. 

Ottenere di più dal proprio TFR la guida con la procedura

Il primo e più importante consiglio sul TFR è quello di destinarlo a un fondo pensione invece che lasciarlo in azienda. Lasciandolo in azienda, soprattutto se si lavora per il privato, non ha senso e si corre il rischio di poterlo perdere in caso di fallimento aziendale. Inoltre non si otterrebbero vantaggi a livello fiscale che invece si otterrebbero una volta che si iniziasse a destinare il proprio TFR interamente al fondo pensionistico.

TFR: con questa procedura il lavoratore può ottenere di più
Come ottenere di più dal proprio TFR, la guida – consumatore.com

Lo Stato, conscio del problema sociale legato alla questione pensionistica, concede delle agevolazioni sia alle aziende sia ai lavoratori che decidono di versare il TFR in un fondo pensione. Il TFR nel fondo pensione non verrà tassato con l’aliquota media IRPEF, ma con un’aliquota agevolata del 15% che può scendere fino a un minimo del 9%. Inoltre, potremmo beneficiare di una crescita maggiore del TFR grazie a rendimenti maggiori.

Spostare il TFR nel giusto fondo pensione può portarci dei rendimenti anche superiori al 5% medio annuo. Si potrà quindi ambire a un capitale 2/3 volte più grande rispetto a quello che si otterrebbe lasciando il TFR in azienda. In un certo senso le persone preferiscono averlo sul conto a fine contratto perché dà una sicurezza più immediata di denaro spendibile.

Alla pensione ci si arriva a pensare sempre troppo tardi ma in realtà si otterrebbero molti più benefici con un fondo pensione, anche se il vantaggio viene capito solo da chi ha maturato già una certa età rispetto a un giovane.

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