Per i lavoratori in difficoltà economica c’è un nuovo bonus ma scade a ottobre, bisogna affrettarsi a far domanda per rientrare
Sempre più lavoratori sono in difficoltà economica. Anche coloro che potevano godere di uno stipendio mensile che gli permetteva di condurre una vita agiata, negli ultimi anni, con il caro prezzi risulta veramente difficile arrivare a fine mese.
Le famiglie continuano a fare più tagli possibili: dall’auto, allo shopping, fino ai giorni di vacanza. Si sta a casa e si cerca di risparmiare sulle bollette. Con la legge di bilancio 2024 è stata però messa a regime l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO).
Disponibile da gennaio si tratta di un’utilissimo bonus per aiutare i lavoratori che cercano un po’ di stabilità reddituale per mantenere la famiglia. Adesso siamo quasi alla chiusura del periodo di validità delle domande: il 31 ottobre infatti si conclude definitivamente, vediamo quindi chi potrà fare accesso.
Accesso al bonus Iscro, a chi si rivolge e come richiederlo, bisogna affrettarsi
La misura prevede una sorta di vero e proprio Bonus per le Partite IVA, un’indennità versata dall’INPS agli iscritti alla Gestione Separata. Il contributo è erogato per sei mesi, ma è incompatibile con pensioni dirette, varie indennità, o cariche politiche. La iscro dà il diritto all’indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, ma decade nel caso in cui si decidesse di chiudere la partita IVA durante l’erogazione del bonus.
Per accedere bisogna essere titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni e avere prodotto un reddito inferiore al 70% della media dei redditi da lavoratore autonomo conseguiti negli anni precedenti. Il reddito non deve comunque superare i 12mila euro proprio perché si rivolge solo alle famiglie che hanno difficoltà economiche. La prestazione non può essere di importo mensile inferiore a 250 euro, ma non può superare gli 800 euro.
La domanda deve essere presentata all’INPS accedendo sulla piattaforma con le proprie credenziali, fino al 31 ottobre. Ci sono quindi ancora 20 giorni per far domanda, ma poi per riceverlo bisognerà rispettare una finestra d’attesa nella quale l’Agenzia delle Entrate controllerà i requisiti reddituali. Nel caso in cui si può stimare un’effettiva diminuzione del 30% degli introiti annuali, accetterà la domanda e stimerà il contributo mensile che si otterrà per una durata di 6 mesi totali. Una volta scaduto il limite di 6 mesi si chiuderà automaticamente l’erogazione del contributo.