Nel comunicato pubblicato sui portali istituzionali, l’Esecutivo annuncia l’attivazione del Social Bonus, a sette anni dalla sua ideazione.
A comunicare ufficialmente l’attivazione del Social Bonus è stato il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che solamente qualche ora fa ha presentato tutti quei progetti che rientreranno all’interno dell’iniziativa. “Il Social Bonus è stato istituito nel 2017 e mai attivato dai passati esecutivi. Otteniamo finalmente un risultato concreto dall’alleanza tra istituzione e privato sociale”, ha dichiarato, raccontando intenti e scopi dell’operazione.
Tutte le informazioni sono state messe a disposizione per la fruizione sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha promosso il Social Bonus. Insomma, un’importante manovra da parte del Governo, che finalmente mette mano a uno dei piani più interessanti, rimasto in stand by fin troppo a lungo. Ora non resta altro da fare che attendere per capire quali possano essere i risvolti futuri, nella speranza che l’impegno profuso possa presto portare i suoi frutti.
Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha presentato lo scorso 9 ottobre i cinque progetti destinatari del Social Bonus, iniziativa promossa, appunto, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’obiettivo è fornire un sostegno concreto e tangibile per il recupero degli immobili pubblici inutilizzati, oltre che dei beni mobili e immobili che siano stati confiscati alla criminalità organizzata in passato.
Il credito d’imposta previsto dal sessantacinque al cinquanta per cento sarà destinato ai soggetti che decideranno di erogare fondi nei confronti di Enti del Terzo Settore che, a loro volta, presentino progetti inerenti alle tematiche in linea con i dettami del Bonus. “Come Governo lanciamo anche un chiaro messaggio contro la mafia e la criminalità organizzata”, ha spiegato Bellucci e poi ha aggiunto: “La leva fiscale prevista dal Codice del Terzo Settore è una delle più innovativa”.
Insomma, l’idea è di rafforzare sempre di più la sinergia tra “pubblico, privato e privato sociale”, facendo fiorire quelle attività di “interesse generale con modalità non commerciale”. Tra gli enti ammessi al momento ci sono: la Fondazione Andrea Bocelli, Giovanni Paolo II Locorotondo odv, Terra felix Società cooperativa sociale, L’Albero di Zaccheo dov e Mutuo Soccorso Milano aps.