Brufen tutti i giorni: ma è davvero sicuro? Fai attenzione ai rischi per la salute

L’uso quotidiano di ibuprofene può sembrare una soluzione semplice per alleviare il dolore, ma un consumo frequente potrebbe comportare gravi rischi per la salute.

Molte persone si affidano quotidianamente a farmaci da banco come ibuprofene per alleviare il dolore lieve o moderato, l’infiammazione e la rigidità articolare. Sebbene l’ibuprofene, principio attivo contenuto nel Brufen e in molti altri farmaci, sia efficace per trattare dolori temporanei, l’uso prolungato e frequente di questo farmaco può comportare seri rischi per la salute.

rischi brufen
Rischi uso prolungato di Brufen (Consumatore.com)

Prima di usare qualsiasi farmaco, occorre conoscere i dosaggi consigliati, i possibili effetti collaterali dell’uso cronico e le alternative per una gestione sicura del dolore. Nel caso dell’uso di ibuprofene, tutto questo non fa eccezione. Invece, troppo spesso questi farmaci vengono presi con faciloneria. Questo non è un articolo scientifico e occorre sempre consultare un medico prima di un’assunzione di farmaci più o meno prolungata.

Qual è il dosaggio consigliato di farmaci a base di ibuprofene

Un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), come appunto Brufen, che ha il principio attivo dell’ibuprofene, viene ampiamente utilizzato per alleviare vari tipi di dolore, come mal di testa, dolori muscolari, dolore mestruale e dolore articolare. Ma come facciamo a regolarci col dosaggio? Occorre sapere che la dose comune è di 200-400 mg ogni quattro o sei ore, a seconda della necessità.

dosaggio ibuprofene
Qual è il dosaggio consigliato di farmaci a base di ibuprofene (Consumatore.com)

Il dosaggio massimo giornaliero comunque non deve superare i 1200 mg e questo dovrebbe avvenire per un massimo di dieci giorni. Il nostro medico curante può dare indicazioni diverse, ma questa quantità è generalmente sicura per la maggior parte delle persone. Per cui, sebbene l’ibuprofene sia disponibile senza prescrizione medica, è sempre meglio consultare un medico prima di utilizzarlo regolarmente.

Rischi legati all’uso cronico di ibuprofene

L’uso quotidiano e prolungato di ibuprofene può causare una serie di effetti collaterali e complicazioni. I rischi aumentano con la durata dell’assunzione e la dose quotidiana, soprattutto per le persone che già soffrono di patologie pregresse. Si parte da effetti collaterali molto comuni, come nausea e disturbi gastrointestinali, per poi passare a ulcere e sanguinamento dello stomaco.

uso cronico ibuprofene
Rischi legati all’uso cronico di ibuprofene (Consumatore.com)

Andrebbe invece evitato assolutamente l’uso di Brufen in soggetti che soffrono di ipertensione: tra le complicazioni più gravi che può avere l’ibuprofene, infatti, ci sono il rischio di infarti o di ictus. Il rischio cardiovascolare aumenta poi se si ha una storia di malattie cardiache. Infine, il Brufen può causare danni renali, soprattutto in chi soffre di problemi renali preesistenti.

Ma ci sono delle valide alternative al Brufen?

Se l’uso di Brufen diventa problematico o non è più adatto alle tue esigenze, ci sono diverse alternative da considerare per gestire il dolore in modo sicuro. Chiaramente sconsigliati sono altri farmaci a base di ibuprofene, come il Moment, che dovrebbe essere evitato per alcune reazioni allergiche, così come chi soffre di alcune patologie, come quelle sopra descritte.

La prima alternativa all’ibuprofene è il paracetamolo, principio attivo per esempio della Tachipirina, che agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, molecole che causano infiammazione. Il dosaggio comune è di due compresse ogni quattro o sei ore, con un massimo giornaliero di 4000 mg. Ci sono poi altri FANS, ma anche in questo caso va evitato l’uso prolungato.

Per gestire il dolore in modo naturale, infine, si possono considerare anche approcci fisici come l’applicazione di impacchi freddi o caldi. Nel primo caso, si riduce il gonfiore nei primi giorni dopo un infortunio, nel secondo invece si possono alleviare i dolori muscolari o articolari cronici.

Gestione cookie