Video deepfake che riproducono grazie all’Intelligenza Artificiale i brani di Sanremo: sono decine ed è difficile scovarli tutti.
Il Festival di Sanremo 2025, simbolo indiscusso della musica italiana, si trova a dover fronteggiare una minaccia inedita e insidiosa: la crescente diffusione dei deepfake musicali, brani generati dall’Intelligenza Artificiale. Questo fenomeno emergente sta mettendo in crisi l’integrità e la purezza artistica della kermesse, portando con sé il rischio di falsificare l’autenticità delle canzoni e di minare la fiducia del pubblico.

Questa è la ragione per la quale la Digital Content Protection (DcP), azienda leader nella protezione dei contenuti online, ha recentemente lanciato un allarme in merito a questa tendenza, sollecitando una riflessione urgente sulla sicurezza della musica e muovendosi alla ricerca di una soluzione nel più breve tempo possibile.
Il pericolo dei deepfake musicali e il caso Sanremo
Per chi non lo sapesse, i deepfake musicali sono brani creati utilizzando l’intelligenza artificiale per imitare le voci degli artisti e replicare il loro stile, dando vita a canzoni che sembrano essere le loro, ma che in realtà sono solo imitazioni digitali. Il processo è relativamente semplice e truffaldino: una volta che i testi delle canzoni sono resi pubblici, i malintenzionati utilizzano l’IA per riprodurre la voce dell’artista.

Creano anche una melodia che sembra autentica e il risultato finale può essere sorprendentemente credibile, inducendo il pubblico a credere di ascoltare un brano di un artista noto, quando in realtà si tratta di un prodotto manipolato. Questi brani, tra cui quello col testo di Fedez, vengono poi diffusi online, confondendo i fan e rischiando di danneggiare la reputazione degli artisti coinvolti.
La risposta di DcP alla pirateria digitale
Per contrastare l’invasione di questi contenuti digitali manipolati, DcP ha attivato una serie di misure preventive, rafforzando il monitoraggio delle piattaforme di streaming audio e video più diffuse. Grazie a sofisticati sistemi di rilevamento automatizzato, l’azienda è in grado di individuare e segnalare i brani sospetti, per poi sottoporli a un’analisi manuale.

Se la verifica conferma che si tratta di un deepfake, DcP interviene immediatamente, chiedendo alle piattaforme di rimuovere il contenuto: solo in queste ore, sono stati rimossi oltre 100 video illegali tutti “sanremesi”, e numerosi canali YouTube che distribuivano brani falsificati sono stati chiusi. La collaborazione delle piattaforme è stata fondamentale per contrastare la diffusione di questi contenuti pirata.
Un fenomeno che va oltre Sanremo
La minaccia dei deepfake musicali non si limita al Festival di Sanremo, ma riguarda l’intero panorama musicale digitale. Oggi, circa 10.000 brani generati dall’IA vengono caricati ogni giorno sulle principali piattaforme di streaming, rappresentando circa il 10% della musica pubblicata quotidianamente. L’intelligenza artificiale sta rapidamente migliorando, e con essa anche la capacità di riprodurre voci e stili musicali.
Questo fenomeno sta sollevando preoccupazioni sul futuro della musica e sulla protezione dei diritti d’autore, con Luca Vespignani, il responsabile di DcP, che ha messo in evidenza quanto sia cruciale proteggere il patrimonio musicale rappresentato da Sanremo, ma anche da tutte le altre espressioni artistiche.
Senza una vigilanza adeguata, l’IA potrebbe essere utilizzata per produrre versioni piratate delle canzoni, danneggiando gli artisti e alterando il mercato musicale. La battaglia contro i deepfake è diventata, quindi, una questione fondamentale non solo per Sanremo, ma per l’intero settore musicale.
La protezione della musica e dell’integrità artistica è diventata una priorità nell’era digitale
La pirateria musicale tramite l’uso dei deepfake non solo mina la fiducia del pubblico nei contenuti musicali, ma rischia anche di danneggiare la reputazione degli artisti. Il lavoro di protezione svolto da aziende come DcP e la collaborazione delle piattaforme digitali sono quindi essenziali per garantire che la musica che ascoltiamo, soprattutto durante eventi prestigiosi come Sanremo, resti autentica e protetta da abusi.
Il rischio è che, senza un adeguato controllo, la musica venga ridotta a un prodotto facilmente replicabile, in cui l’originalità perde valore. Con il continuo avanzamento delle tecnologie digitali e l’aumento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la sfida per difendere il lavoro creativo degli artisti diventa sempre più complessa. Ma si può sperare ancora che il futuro della musica rimanga nelle mani di chi la crea.